La notizia appare sicuramente strana ma è supportata da uno studio importate sull’incidenza delle allergie al cibo dei bambini di tre mesi di età. In questa indagine si è cercato di capire se lo sviluppo delle intolleranze alimentari è legato al tipo di parto, all’incidenza di infezioni, all’uso di antibiotici o alla presenza di animali da compagnia, in particolare il cane. Nei 1303 bambini osservati non è stata evidenziata nessuna correlazione significativa tra la patologia e le condizioni citate. Al contrario, è stato visto che nei piccoli che vivono con un cane da compagnia si ha una riduzione del 90% delle allergie alimentari e che in nessuno dei 49 bambini che vivono con almeno due cani ha sviluppato intolleranza al cibo.
Per i cani che invece sono reattivi, che spesso si grattano, hanno cute arrossata e alopecia a causa di allergeni presenti nell’ambiente, PhiloPet ha creato un balsamo a base esclusivamente di Vitamina E, olio di mandorle dolci e lecitina il quale applicato sulla parte irritata attenua sensibilmente la reazione. Il suo impiego è quotidiano e non ha controindicazioni.
A seguito l’abstract dell’articolo in originale e tradotto.
Allergy. 2019 May 11. doi: 10.1111/all.13868. [Epub ahead of print]
Dog ownership at three months of age is associated with protection against food allergy.
Marrs T1,2, Logan K1, Craven J1, Radulovic S1, Irwin McLean WHA3, Lack G1,2, Flohr C4, Perkin MR5; EAT Study Team.
Author information
Abstract
BACKGROUND: The prevention of food allergy is a key priority for reducing the burden of allergic disease. Environmental exposures modulate the risk of developing food allergy and some of this may be mediated by the infants’ developing microbiome. However, the role of potentially protective environmental exposures, such as pet ownership, are largely un-investigated with respect to food allergy.
METHODS: We performed a secondary cohort analysis in the Enquiring About Tolerance (EAT) study, which enrolled 1,303 three-month infants onto a randomised trial to prevent food allergy. A survey elicited domestic animal ownership and participants were examined for atopic dermatitis (AD) at enrolment. Sensitisation to foods and aeroallergens were elicited by skin and serum testing at three, 12 and 36 months. Food allergy status was determined by double-blind placebo-controlled food challenges between one and three years.
RESULTS: Food allergy was diagnosed among 6.1% (68/1124) of participants with complete data. No significant relationships were demonstrated between food allergy and caesarean delivery, infections or antibiotic exposure in early life. After adjusting for familial atopic disease, maternal dog/cat sensitisation and participant AD, living with dogs was associated with a 90% reduction in the odds of infants developing food allergy (adjusted Odds Ratio (aOR) 0.10 (Confidence Interval (CI) 0.01-0.71), p=0.02). None of the 49 infants living with at least two dogs developed food allergy, suggesting a dose response relationship (each dog owned aOR 0.12 (CI 0.02-0.81), p=0.03). No relationship was demonstrated between owning dogs or cats and the development of AD.
CONCLUSION:Dog ownership in infancy may prevent food allergy. This article is protected by copyright. All rights reserved.
I bambini di 3 mesi di età che vivono a contatto con un cane sviluppano meno allergie al cibo
Quadro: la prevenzione nei confronti delle allergie al cibo è determinante per ridurre le malattie allergiche. L’esposizione ambientale favorisce lo sviluppo di allergie verso il cibo, parte di queste possono essere mediate dal microbiota che si crea nei bambini. È ancora poco studiato il ruolo protettivo che possono ricoprire i cani da compagnia contro l’esposizione ambientale e l’allergia al cibo.
Metodi: è stata istituita un’analisi di coorte in un EAT Study (Enquiring About Tollerance), nella quale sono stati osservati 1303 bambini di tre mesi di età. Un sondaggio associato ha analizzato l’influenza dei cani da compagnia sullo sviluppo di dermatiti atopiche. La sensibilizzazione al cibo e agli allergeni aerei è stata valutata da test sulla pelle e sul siero dei bambini a 3, 12 e 36 mesi. Lo stato di allergia al cibo è stato determinato da un controllo in doppio cieco con placebo tra 1 e 3 anni di età.
Risultati: l’allergia alimentare è stata diagnosticata nel 6,1% dei partecipanti (68/1124). Nessuna relazione significativa è stata dimostrata tra l’allergia alimentare e il parto cesareo, le infezioni o l’impiego di antibiotici nei primi mesi di vita. Dopo un adeguamento dei dati per la familiarità allo sviluppo di malattie atopiche, la presenza dei cani è stata associata a una riduzione del 90% di probabilità di sviluppo di allergia alimentare nei bambini (adjusted Odds Ratio (aOR) 0.10 (Confidence Interval (CI) 0.01-0.71), p=0.02). Il fatto che nessuno dei 49 bambini che vivono con almeno due cani abbia sviluppato allergie alimentari fa supporre una relazione dose risposta (each dog owned aOR 0.12 (CI 0.02-0.81), p=0.03). Nessuna relazione è stata dimostrata tra la presenza di cani da compagnia o gatti e lo sviluppo di dermatite atopica.
Conclusioni: la presenza di cani da compagnia nell’infanzia può prevenire lo sviluppo di allergie alimentari nei bambini.
Leonardo Soregaroli
Medico Veterinario