L’inquinamento ambientale non colpisce solo noi ma anche il nostro cane.
Anzi forse di più. Perchè il cane, essendo più basso, respira a un livello inferiore e rimane più esposto al pericolo delle polveri sottili.
Dopo la breve parentesi primaverile e autunnale del lockdown, la qualità dell’aria è tornata a peggiorare, soprattutto nelle grandi città e proprio a causa dell’emissione di polveri sottili.
E, pur in assenza di dati precisi, è noto che lo smog incrementa nel nostro animale l’incidenza di forme respiratorie, tumori e dermatiti.
Come difendere dunque Fido? Se limitare questi danni non è facile, possiamo attuare alcuni interventi:
- In primo luogo si consiglia un controllo più frequente del nostro animale presso il veterinario in modo da poter individuare precocemente il problema e intervenire tempestivamente;
- In secondo luogo, occorre agire sul fronte della prevenzione: è utile spazzolare e lavare più spesso il nostro cane per eliminare le polveri sottili accumulate sul mantello che possono irritare la pelle, oppure essere leccate e quindi ingerite.
Se è importante eseguire questa operazione di pulizia quotidianamente, ancora più importante è utilizzare prodotti idonei non aggressivi. Una delle sostanze consigliate per una pulizia profonda, da tempo impiegata nella cosmesi umana, è l’estratto di amamelide. Recenti studi di fitoterapia* hanno dimostrato che tale estratto non solo è rinfrescante e lenitivo, ma riduce l’irritazione cutanea.
Grazie alla sua delicata efficacia, PhiloPet ha utilizzato l’amamelide nello shampoo universale mantopulito. Il consiglio? Utilizzare più di frequente le salviette in cotone e il detergente senza risciacquo, che possono essere passati anche tutti i giorni sul pelo asciutto del nostro cane dopo la passeggiata per una pulizia veloce. Possiamo poi riservare lo shampoo mantopulito, (che contiene amamelide) e il balsamo al momento del bagno per una pulizia più profonda, sempre sicura e non aggressiva.
Leonardo Soregaroli
Medico Veterinario
Phytochemistry. 2001 Nov;58(6):949-58.
High molecular compounds (polysaccharides and proanthocyanidins) from Hamamelis virginiana bark: influence on human skin keratinocyte proliferation and differentiation and influence on irritated skin.
Deters A1, Dauer A, Schnetz E, Fartasch M, Hensel A.
Abstract
Although extracts from Hamamelis bark have long been used in therapy of skin diseases and in cosmetic formulas there are only few pharmacological investigations verifying the activity of distinct Hamamelis bark constituents. Therefore two major classes of constituents, namely polymeric proanthocyanidins and polysaccharides were isolated from Hamamelis bark and tested concerning their influence on proliferation and differentiation of cultured human keratinocytes. While the polysaccharide fraction, consisting mainly of arabans and arabinogalactans, did not effect human keratinozytes, the proanthocyanidins strongly increased the proliferation of the cells, while the differentiation was not influenced significantly. Within a preliminary cumulative in vivo study on SLS-irritated skin, proanthocyanidins (ProcyanoPlus) were proven to reduce transepidermal water loss and erythema formation. Furthermore, a clinical scoring indicated that procyanidins can influence irritative processes significantly.
Composti molecolari (polisaccaridi e proantocianosidi) da corteccia di Hamamelis virginiana: influenzano la proliferazione e differenziazione dei cheratociti di pelle umana e intervengono nella irritazione cutanea.
Sebbene gli estratti provenienti da corteccia di amamelide sono da tempo usati nella terapia delle malattie della pelle e nelle formule cosmetiche esistono ancora poche indagini farmacologiche che accertano l’attività dei singoli componenti dell’estratto. Esistono due principali classi di composti, denominati proantocianosidi polimerici e polisaccaridi, che vengono isolati dalla corteccia di amamelide e che vengono testati per la loro azione sulla proliferazione e differenziazione di cheratociti (cellule della pelle). Mentre la frazione polisaccaridica costituita da arabinosio e arabinoglattani non presenta effetti sui cheratociti, i proantocianosidi incrementano fortemente la proliferazione delle citate cellule senza influire significativamente sulla loro differenziazione. In uno studio preliminare in vivo su SLS- pelle irritata, i proantocianosidi hanno dimostrato di diminuire la perdita trans-epiteliale di acqua e l’eritema. Inoltre il punteggio clinico indica che i proantocianosidi possono ridurre i processi irritativi in modo significativo.