Un prezioso aiuto per il tuo cane diabetico

Molto sono i cani diabetici e molti di questi hanno problemi di vista a causa della cataratta che sviluppano. L’eccesso di zucchero in circolo genera, grazie a un enzima, un alcool (il sorbitolo) il quale richiama acqua nel cristallino opacizzandolo. L’applicazione nell’occhio dell’inibitore dell’enzima dovrebbe quindi prevenire la cataratta. Sembra anche che l’assunzione orale dell’acido alfa lipoico, sostanza antiossidante naturale, impedisca lo sviluppo della malattia. Ciò è stato dimostrato in uno studio, di seguito citato, in cui cani diabetici trattati con l’acido alfa lipoico non sono stati colpiti dalla cataratta, o l’ hanno presentata tardivamente, rispetto a cani diabetici ai quali è stato somministrato solo vitamina E e C. Altre indagini confermeranno il risultato; nel frattempo viene suggerita  la benefica integrazione negli animali in stato di iperglicemia.

Leonardo Soregaroli

Medico Veterinario

A seguito l’abstract dell’articolo in originale e tradotto.

 

  Vet Sci. 2017 Mar 16;4(1). pii: E18. doi: 10.3390/vetsci4010018.

Effect of Oral Alpha Lipoic Acid in Preventing the Genesis of Canine Diabetic Cataract: A Preliminary Study.

Williams DL1.

Author information

Abstract

Blinding cataract is a significant effect of canine diabetes with 75% of animals affected two years after diagnosis. Lens opacification occurs primarily through the generation of sorbitol, a sugar alcohol, through the action of aldose reductase (AR). The osmotic effect of sorbitol draws water into the lens, causing opacification. Inhibition of AR should thus prevent the generation of cataracts. A topical AR inhibitor has been shown to have this effect, as has the commercially available neutraceutical OcuGLO, containing the AR inhibitor alpha lipoic acid (ALA) together with other plant-based antioxidants. Here a comparison is made between the number of diabetic dogs developing cataracts when given oral ALA alone and those given a mix containing ascorbic acid and tocopherol. Animals given ALA developed significantly fewer lens opacities than those given conventional antioxidants. Cataracts which formed occurred at a significantly greater duration after the commencement of treatment than those on the antioxidant mix. Although this is a small study conducted over a short period, the significant benefit of ALA in diabetic dogs is a reason to evaluate these effects in larger trials. As AR is involved in diabetic retinopathy and neuropathy, this enzyme inhibitor may be worthy of evaluation in preventing these conditions in human diabetics also.

Efficacia dell’acido alfa lipoico per os per prevenire lo sviluppo della cataratta nei cani diabetici: uno studio preliminare

La cataratta è un effetto secondario significativo del diabete canino con un 75% degli animali colpiti due anni dopo la diagnosi. L’opacizzazione delle lenti primariamente ha origine dalla presenza del sorbito, un alcol di derivazione zuccherina, ad opera dell’enzima aldoso reduttasi. L’azione osmotica del sorbitolo causa il richiamo di acqua nelle lenti opacizzandole. L’inibizione dell’enzima potrebbe quindi prevenire la cataratta. Il trattamento topico dell’inibitore enzimatico ha dimostrato di avere questo effetto come lo ha avuto un nutraceutico, commercialmente noto come Ocuglu, il quale contiene l’inibitore dell’aldoso reduttasi, l’acido alfa lipoico, con estratti vegetali ad azione antiossidante. L’efficacia è stata dimostrata confrontando cani diabetici sviluppanti cataratta trattati per via orale solo con acido alfa lipoico e cani ai quali è stato dato un  mix contenete acido ascorbico e tocoferolo. Gli animali trattatati con l’acido alfa lipoico hanno scarsamente sviluppato opacità delle lenti rispetto a quelli ai quali sono stati dati gli antiossidanti convenzionali. Lo sviluppo della cataratta è stato molto più tardivo nei primi rispetto ai secondi. Sebbene questo sia un piccolo studio condotto per un breve periodo, l’effetto benefico dell’acido alfa lipoico è stato così significativo da valutare la sua azione meglio in studi più ampi. Dato che l’aldoso reduttasi è coinvolto nello sviluppo della retinopatia e nella neuropatia, può valere la pena di valutare la sua inibizione nel prevenire queste patologie anche nei casi diabetici nell’uomo.